Ebrei, cementare la fratellanza con i cristiani

(ANSA) – ROMA, 16 GEN – Ebrei e cristiani hanno di fronte “un’occasione storica” per trasformare l’amicizia e il dialogo avviati 50 anni fa con la dichiarazione ‘Nostra Aetate’ del Concilio Vaticano II in un “processo irreversibile di fratellanza”. “Non dobbiamo sprecarla”, ha esortato Renzo Gattegna, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche italiane (Ucei) alla vigilia della visita di Papa Francesco nel Tempio Maggiore di Roma. “Il nostro dovere, nel presente , è di mettere – ha spiegato – il massimo di impegno possibile perché la fase positiva di dialogo diventi un rapporto permanente tra fratelli”. “Le opportunità non si affacciano in continuazione nella storia umana e il momento che stiamo vivendo in questi anni, dopo due millenni di ostilità, potrebbe essere irripetibile”, ha aggiunto. Gattegna, come dirigente della Comunità ebraica romana e poi come presidente dell’Ucei, ha accolto in Sinagoga Giovanni Paolo II, nella storica visita del 1986 e poi Benedetto XVI, il 17 gennaio 2010.