Juve show per la decima, a Udine basta un tempo

Juventus forward Paulo Dybala exults after scoring the goal of 0-1 during the Italian serie A soccer match Udinese-Juventus at Friuli Stadium, Udine, 17 January 2016. ANSA/ STEFANO LANCIA
Juventus forward Paulo Dybala exults after scoring the goal of 0-1 during the Italian serie A soccer match Udinese-Juventus at Friuli Stadium, Udine, 17 January 2016. ANSA/ STEFANO LANCIA
Juventus forward Paulo Dybala exults after scoring the goal of 0-1 during the Italian serie A soccer match Udinese-Juventus at Friuli Stadium, Udine, 17 January 2016. ANSA/ STEFANO LANCIA

UDINE. – La rincorsa continua. La Juventus stravince a Udine, trascinata da un Dybala implacabile e da un Khedira in forma strepitosa. E il poker è servito, nella giornata in cui l’Udinese avrebbe voluto festeggiare in tutt’altro modo la sua prima nel nuovo Stadio Friuli. Salgono così a dieci le vittorie consecutive raccolte dalla squadra di Allegri, rientrata prepotentemente nella lotta allo scudetto. Sorpassata l’Inter, agguanta il secondo posto in solitaria e mette il Napoli nel mirino.

Ci mette meno di mezz’ora, la Juventus, a rovinare la festa per il nuovo stadio all’Udinese. Il tempo di fare tre gol e mandare i bianconeri di casa al tappeto, prima del quarto centro di Alex Sandro, che chiude definitivamente i conti, rendendo superfluo il secondo tempo. L’Udinese resiste all’assalto della Vecchia Signora appena un quarto d’ora, tempo in cui non riesce però mai a chiamare in causa Buffon.

E’ al 15′ che si blocca la situazione. Badu stende Asamaoah pronto a scappare per vie centrali. Rocchi lo ammonisce e concede il calcio di punizione alla Juventus, in divisa bianco-rosa. Dybala dai 25 metri si rivela un cecchino. Karnezis resta a guardare, immobile, la palla che si insacca sul palo alla sua destra.

Passano 3′ e la difesa dell’Udinese si fa infilare per la seconda volta, imbambolata. Khedira è lasciato tutto solo sul secondo palo pronto a raccogliere un cross dalla destra e a incornarlo di testa. L’Udinese è allo sbando. Prova a pressare alto, senza idee e convinzione, scoprendo solo il fianco alle giocate della Juventus.

Come al 25′ quando Mandzukic si invola tutto solo in area di rigore. Danilo tenta un recupero disperato ma ottiene solo l’effetto di falciare l’attaccante avversario. L’arbitro non ha dubbi. Assegna il rigore ed estrae il rosso all’indirizzo del difensore bianconero. L’Udinese resta in dieci e Dybala dal dischetto spiazza Karnezis.

La Juventus diventa padrona assoluta del campo, capace di fare il bello e il cattivo tempo, senza fare neppure troppa fatica. E così, prima del riposo, Alex Sandro cala il poker con un gran tiro dal limite dell’area, diagonale sul palo.

Nella ripresa la gara prosegue sull’inerzia del rotondo vantaggio a favore della Juventus. La squadra di Allegri può giocare con tutta tranquillità, ai ritmi che preferisce. Khedira scatenato mette in difficoltà in più occasioni la retroguardia friulana e la Juventus dà l’impressione di poter pungere ad ogni affondo.

La debacle del primo tempo, per il passivo, per il modo in cui è maturata e per l’inferiorità numerica, non lascia scampo all’Udinese. E’ troppo pesante per vedere una reazione decisa e soprattutto efficace dei padroni di casa. Pericolosi solo alla mezz’ora con un calcio di punizione di Lodi che Buffon para con l’aiuto del palo.

(Di Elena Viotto/ANSA)

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