Mancini e Sarri, scuse accettate e caso chiuso

La lite tra Mancini e Sarri
La lite tra Mancini e Sarri
La lite tra Mancini e Sarri

MILANO. – Mancini e Sarri non solo fanno pace, alla fine scoprono anche di pensarla allo stesso modo sulle unioni civili, sui matrimonio e adozioni gay. Il blitz delle Iene, a Castel Volturno prima e ad Appiano Gentile poi, scrive un finale felice nella vicenda tra i due allenatori e riporta il sereno anche nel calcio. Mancini e l’Inter accettano le scuse di Sarri e il tecnico del Napoli apre al dialogo con l’Arcigay: “Sabato non posso andare in corteo, perché sono in ritiro, ma ci farei volentieri una chiacchierata”.

A mettere la definitivamente la parola fine a polemiche e veleni, ci pensa infine l’Inter con una nota sul sito. Il club prima ribadisce “il completo supporto a Mancini ed alla posizione etica da lui assunta” e sottolinea che nella società nerazzurra fin dalla sua fondazione “vi è la convinzione che tutti i giocatori, senza distinzione di nazionalità, lingua, religione, condizioni e orientamenti personali e sociali, siano i benvenuti in squadra”.

Poi chiude il caso con Sarri e il Napoli: “È giunto il momento di tracciare una linea che possa porre fine alle tante discussioni nate durante gli ultimi minuti di gara. Mancini e il club desiderano accettare dunque le scuse presentate da Sarri e dal Napoli e auspicano che l’attenzione dei media e del pubblico – si legge nella nota – possa ora tornare alle partite di Serie A e TIM Cup, in una stagione particolarmente avvincente per i tifosi di entrambi i club”.

Sarri trova finalmente la pace con Mancini, ma deve fare i conti con la querela forse più inaspettata, quella della Nuova Democrazia Cristiana infastidita dalla frase pronunciata dal tecnico per giustificarsi degli insulti a Mancini. “È la prima offesa che mi è venuta in mente – aveva detto Sarri – gli potevo dire anche democristiano”. E’ l’unico neo in una giornata che ha finalmente i toni distesi.

Anche Antonello Sannino, presidente dell’Arcigay Campania, ha avuto parole di conforto verso Sarri: “Non ci siamo sentiti offesi dalle sue parole e siamo disposti anche a fare una colletta per pagare la multa che è stata inflitta all’allenatore. Ma la Lega usi i soldi per iniziative contro la discriminazione”.

Anche Sinisa Mihajlovic, alla vigilia di Empoli-Milan, spezza una lancia a favore dell’allenatore del Napoli confermando l’errore del collega, ma allo stesso tempo sottolineando che “non è un razzista. Ha sbagliato, e lo ha ammesso, magari tensione e pressione ti portano a dire quello che non pensi. Io l’avrei gestita in maniera diversa, parlandogli faccia a faccia, da uomo a uomo. Facendo così sui giornali si parla per giorni e giorni, si tirano fuori cose che uno ha detto quindici anni prima”.

Dopo giorni di polemiche e tensioni, infatti, sia all’Inter che al Napoli sperano di voltare pagina e pensare al campo. Gli azzurri saranno impegnati nella difficile trasferta di Genova contro la Sampdoria e l’Inter deve ritrovare la vittoria in campionato contro il Carpi. Sullo sfondo resta il mercato con il ds nerazzurro Ausilio che ha trovato l’accordo con la Sampdoria per la cessione di Ranocchia e lunedì dovrebbero arrivare le firme sul trasferimento. Per la cessione di Guarin, bisognerà attendere ancora qualche giorno. Dopo il caso di Luiz Adriano l’agente del colombiano vuole avere più certezze dallo Jiangsu Suning.

La sua cessione finanzierebbe gli acquisti di Soriano, Eder e Lavezzi. Continuano i contatti con l’agente del giocatore del Psg e il suo arrivo in Italia non è più solo un sogno. L’uomo in più che serve all’Inter per lottare per lo scudetto e mettere in scena una battaglia col Napoli di solo calcio giocato.

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