Stato-mafia: Ciancimino, ho conosciuto Provenzano

(ANSA) – PALERMO, 4 FEB – “Mio padre conosceva Bernardo Provenzano e anche io e i miei fratelli lo conoscevamo Frequentava settimanalmente casa nostra. Ne ho ricordi fin dagli anni 70. C’era un rapporto familiare. Si presentava col nome di ingegnere Lo Verde”. Comincia col racconto dei rapporti tra suo padre, Vito Ciancimino, e il boss Bernardo Provenzano il racconto di Massimo Ciancimino, imputato e teste al processo sulla trattativa Stato-mafia. “Una volta andando dal barbiere vidi sul settimanale Epoca l’identikit invecchiato di Provenzano e capii chi era – prosegue – Tornando a casa chiesi a mio padre se fosse Lo Verde? Lui si fermò per strada e mi disse ‘ricordati che da questa situazione non ti può salvare nessuno'”. Poi ha aggiunto: “Provenzano si muoveva liberamente grazie a degli accordi che erano stati stretti in anni passati, me lo disse mio padre secondo cui tanto Provenzano non lo cercava nessuno” e “che godeva di tutela”.