Mattarella e Renzi, fare chiarezza sulla morte di Regeni

Regeni

ROMA. – L’attenzione delle istituzioni italiane, Quirinale e Governo in testa, è massima in questo momento con l’obiettivo di fare chiarezza sulla morte di Giulio Regeni al Cairo. Il premier, si racconta in ambienti parlamentari, con il sostegno del Colle, non ha esitato un momento, appresa la notizia della fine violenta del giovane ricercatore universitario friulano in Egitto, a chiedere con determinazione di fare luce sull’accaduto. Troppi sono ancora i punti oscuri.

Un impegno totale di cui si è avuto il primo segnale tangibile con il ritiro della delegazione italiana che, guidata dal ministro Federica Guidi, stava portando avanti una serie di incontri economici ad altissimo livello in Egitto. Una mossa che, si sottolinea in ambienti della maggioranza, ha rappresentato anche un segno di rispetto nei confronti della famiglia del ragazzo. Il lutto di un intero paese è stato rappresentato anche con questa scelta.

Una decisione che ha fatto emergere anche con quale animo l’Italia intenda muoversi per sbrogliare la matassa di questo caso: la volontà ferrea, insieme alla tristezza ed al dolore per quanto accaduto, di arrivare subito al punto e cioè sapere cosa è successo, la verità. Da qui i contatti con le autorità egiziane e il colloquio di Renzi con il presidente al Sisi, che ha risposto positivamente alle richieste del premier italiano: dare accesso a un team italiano (agenti di polizia, Carabinieri e Interpol) alle indagini in corso in Egitto e ottenere al più presto la restituzione del corpo del giovane.

Il team partirà domani e il cadavere è stato trasportato in un ospedale italiano al Cairo: due segnali, osservano nel governo, di una concreta volontà di collaborazione da parte delle autorità egiziane. Il governo italiano, ben consapevole dell’importanza dei rapporti delicati con l’Egitto, non solo economici ma anche perché Paese chiave in quell’area nella lotta all’Isis, è dunque andato oltre la semplice ‘Realpolitik’ per sostenere i principi di legalità e giustizia – si ragiona sempre in ambienti della maggioranza – dopo la morte violenta e oscura di un cittadino italiano in un paese straniero.

“Un crimine così efferato non può rimanere impunito”, ha detto il presidente Sergio Mattarella.