La banconota da 500 euro potrebbe sparire dalla circolazione

500 euro note burning against black background --- Image by © Dieter Heinemann/Westend61/Corbis
500 euro note burning against black background --- Image by © Dieter Heinemann/Westend61/Corbis
500 euro note burning against black background — Image by © Dieter Heinemann/Westend61/Corbis

ROMA. – La banconota da 500 euro potrebbe presto sparire dalla circolazione. Magari pochi se ne accorgeranno, visto che la sua circolazione è appannaggio di pochi, ma la Banca centrale europea che potrebbe decretarne la fine del biglietto da 500 non tanto per l’uso che ne fanno inevitabilmente evasori o riciclaggio, ma perché rischia facilitare il finanziamento del terrorismo.

Al momento c’è una riflessione sul da farsi al livello del comitato esecutivo della Bce, quello che gestisce gli affari correnti, attua la politica monetaria ed esercita poteri anche normativi per conto del consiglio direttivo guidato da Mario Draghi. Non si è deciso ancora niente, come apprende l’ANSA. Ma presto le monete da 500 euro potrebbero non essere emesse più, con lo stop alla loro stampa da parte delle banche centrali nazionali.

“Mi auguro che l’Europa – esulta il presidente di CashlessWay Geronimo Emili – su impulso di Mario Draghi, intraprenda una politica di riduzione del contante cominciando proprio dalle banconote da 500 euro che guarda caso in Europa sono anche chiamate ‘Bin Laden'”. Già dal 2009 la Banca d’Italia, in uno studio, avvertiva che il taglio da ‘500’ era il preferito per il riciclaggio, per il ‘nero’, per le mafie data la sua facilità di trasporto e la possibilità di nascondere somme ingenti in poco spazio. Nel 2010 gli agenti di cambio inglesi avevano stoppato la distribuzione dei 500 euro dopo uno studio secondo cui il 90% di quelle banconote finiva in mano a criminali.

Ora, dopo i fatti di Parigi e gli attacchi sventati in più parti d’Europa, potrebbe essere decisivo l’allarme terrorismo, fra cellule jihadiste ben insediate Europa e infiltrati fra le file dei rifugiati. La Bce ci sta riflettendo: ha ricevuto una comunicazione in merito dalla Commissione europea e sta attendendo – come ha spiegato il consigliere esecutivo Yves Mersch – un’informativa da parte delle forze dell’ordine e della Financial Action Task Force, un’organizzazione intergovernativa nata nel 1089 e potenziata dopo l’11 settembre.

Se i 500 euro siano la gioia dei criminali “ci piacerebbe vederlo confermato da prove”, dice Mersch. Ma Mario Draghi, due giorni fa, ha voluto rassicurare il Parlamento europeo: “non intendiamo facilitare i criminali” con l’emissione di moneta di grosso taglio. Il timore è che una banconota di valore così alto rischi di facilitare il finanziamento degli operativi dell’Isis dalle ‘zone calde’ in Medio Oriente. Vanificando gli sforzi fatti sulle transazioni elettroniche e sui ‘money transfer’, anche se resta la difficoltà nell’affrontare l’hawala, un sistema fiduciario di trasferimento di valori basato su una vasta rete di mediatori.

A pochi mesi dalla decisione dell’Italia di alzare a 3.000 euro il teto al contante, la discussione infuria in Germania, dove si sta discutendo di imporre per la prima volta un limite di 5.000 euro ai pagamenti in contanti proprio in funzione anti-terrorismo e anti-riciclaggio.

(di Domenico Conti/ANSA)

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