Lazio-Napoli: cori razzisti a Koulibaly, curva chiusa

SSC Kalidou Koulibaly (R) looks at SS Lazio' supporters during the Italian Serie A soccer match between SS Lazio and SSC Napoli at the Olimpico stadium in Rome, Italy, 03 February 2016. ANSA/ETTORE FERRARI
SSC Kalidou Koulibaly (R) looks at SS Lazio' supporters during the Italian Serie A soccer match between SS Lazio and SSC Napoli at the Olimpico stadium in Rome, Italy, 03 February 2016.  ANSA/ETTORE FERRARI
SSC Kalidou Koulibaly (R) looks at SS Lazio’ supporters during the Italian Serie A soccer match between SS Lazio and SSC Napoli at the Olimpico stadium in Rome, Italy, 03 February 2016. ANSA/ETTORE FERRARI

ROMA – Due turni con la Curva Nord dell’Olimpico chiusa per la Lazio: è la decisione del giudice sportivo, dopo i ‘buuh’ razzisti a Koulibaly che hanno provocato la sospensione per 4′ della partita con il Napoli. La Lazio è stata multata con 50 mila euro, più una sanzione di 15 mila euro per i cori di insulto contro i napoletani. Nel dettaglio, Tosel ha chiuso Curva Nord e Distinti Tevere e Montemario Nord per un turno, e ha revocato la condizionale per un’altra giornata, sanzione che riguardava solo la Curva.

L’attaccante della Lazio Keita Balde Diao ha affidato ad un social il suo pensiero per Kalidou Koulibaly, vittima di cori razzisti da parte della curva biancoceleste durante Lazio-Napoli di mercoledì sera all’Olimpico. “Questo gioco è molto di più che nero, bianco o verde! Tanta ammirazione per te amico”, le parole di Keita, che ha anche pubblicato una foto che lo ritrae in campo abbracciato al difensore azzurro.

Koulibaly regala la maglia ad un bambino dopo i cori razzisti – “Una vittoria importante! Però stasera voglio ringraziare tutti per i messaggi di solidarietà che mi sono arrivati. Voglio ringraziare anche i giocatori della Lazio, ma soprattutto l’arbitro Irrati per il suo coraggio. Ringrazio i miei compagni di squadra, la società e i nostri tifosi che sono stati di un grande sostegno contro questi brutti cori! Andiamo avanti e forza Napoli sempre!”.

Lo ha scritto Kalidou Koulibaly su un social network, dopo i cori razzisti che sono stati indirizzati mercoledì sera da una parte dell’Olimpico all’indirizzo del difensore del Napoli e che hanno portato alla sospensione della partita per 4 minuti. A Castel Volturno, nella notte, è comparso anche uno striscione con la scritta: “Onore al tuo colore K2 Koulibaly vero lottatore”. Lo hanno affisso all’esterno del centro tecnico del Napoli i tifosi azzurri del club Casal Di Principe.

A distanza di un anno dai “buu” rivolti a Niang ed Edenilson in Lazio-Genoa, dunque, il club rischia ora una pesante sanzione, proprio in quanto recidivo. L’articolo 14 del Codice di giustizia sportiva della Figc al comma 2 spiega che “qualora la società sia stata già diffidata, ovvero in caso di fatti particolarmente gravi”, viene inflitta una sanzione aggiuntiva (art. 18), dall’obbligo “di disputare una o più gare a porte chiuse” alla disputa “di una o più gare con uno o più settori privi di spettatori” fino alla “squalifica del campo per una o più giornate di gara o a tempo determinato, fino a due anni”.

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