Zika: turismo risponde all’allarme, rimborsi e cambi

An employee of the muncipality of Chacao fumigates the hall of a school during efforts to prevent the possible spread of the Zika virus in the country, in Caracas, Venezuela, 05 February 2016. ANSA/MIGUEL GUTIERREZ
An employee of the muncipality of Chacao fumigates the hall of a school during efforts to prevent the possible spread of the Zika virus in the country, in Caracas, Venezuela, 05 February 2016.  ANSA/MIGUEL GUTIERREZ
An employee of the muncipality of Chacao fumigates the hall of a school during efforts to prevent the possible spread of the Zika virus in the country, in Caracas, Venezuela, 05 February 2016. ANSA/MIGUEL GUTIERREZ

ROMA. – Dopo le tante sciagure da Ebola al terrorismo che hanno colpito il mondo del turismo negli ultimi mesi il settore sembra voler reagire alla nuova bufera del virus Zika giocando all’attacco, almeno nella tutela delle donne incinte.

Subito dopo la decisione dell’Oms di dichiarare Zika “emergenza internazionale di salute pubblica”, sono state molte le compagnie aeree (da Alitalia a British Airways, da Lufthansa a Swiss e Austrian Airlines) a garantire rimborsi e cambi senza penali per le future mamme e in alcuni casi per i loro accompagnatori in possesso di biglietti per il Brasile (dove è in pieno svolgimento il Carnevale e si terranno le Olimpadi) e le destinazioni colpite nel Sud e nel Centro-America.

A fare il punto sulla situazione delle imprese turistiche italiane coinvolte è Pier Ezhaya, vice presidente di Astoi Confindustria Viaggi, che associa oltre il 90% dei tour operator. “Una volta tanto – spiega – possiamo dire che per il momento non stiamo registrando effetti importanti sul turismo. Direi quasi impatto zero. Senza dubbio stiamo informando il più possibile tutti i consumatori e soprattutto le consumatrici, visto che il rischio più grave riguarda le donne incinte. E ci stiamo orientando, come del resto anche numerose compagnie aeree, alla “massima flessibilità”. Alle signore in stato interessante viene data la possibilità di cambiare il viaggio senza penali ma al momento abbiamo avuto veramente pochissime richieste. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni”.

Al momento rimangono valide le indicazioni dall’Organizzazione mondiale del turismo (Unwto): “nessuna restrizione” ma alcune “misure di prevenzione” che turisti, organizzatori di viaggio e autorità coinvolte devono osservare, ovvero informare al massimo i viaggiatori sui potenziali rischi e sulle misure preventive per ridurre al minimo l’esposizione alle punture di zanzara e implementare la disinfezione di aerei e aeroporti.

(di Cinzia Conti/ANSA)

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