Giorno Ricordo: esule,vita difficile ma sono stato fortunato

(ANSA) – BARI, 10 FEB – “La vita è stata difficile, ma sono stato più fortunato di altri, non avendo vissuto la tragica esperienza dei campi profughi e non avendo avuto famigliari che hanno perso la vita nelle foibe”. Dionisio Simone, esule istriano fuggito a sei anni da Pola con la famiglia, ha offerto così oggi a Bari la sua testimonianza in occasione di un convegno dedicato al Giorno del Ricordo delle Foibe, organizzato dalla Prefettura di Bari insieme all’Istituto pugliese per la Storia dell’Antifascismo Ipsaic. Presenti numerosi studenti, autorità militari e civili. Tra queste il Prefetto di Bari, Carmela Pagano, che ha spiegato come “l’esodo dall’Istria e dalla Dalmazia, dalle ex province italiane passate alla Jugoslavia con il trattato del 10 febbraio, sia un momento storico su cui non c’è sufficiente conoscenza, soprattutto da parte dei giovani”. “Sulle foibe e sul tema dei profughi – ha aggiunto il presidente del consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo – il diritto alla verità è stato a lungo trascurato”.