Privacy: pm Torino ottiene dati su tracce internet cellulare

(ANSA) – TORINO, 19 FEB – Un caso di cyber security a Torino si è risolto a favore della magistratura. Una compagnia telefonica ha accolto l’invito della Procura a fornire i dati sulle tracce lasciate da un cellulare durante la connessione alla rete. L’iniziativa, considerata inedita negli ambienti giudiziari subalpini, dovrebbe verificare l’alibi fornito da un albanese imputato di omicidio. A chiedere l’accertamento erano stati gli avvocati difensori, Davide Diana e Wilmer Perga, ai quali però la Wind aveva opposto un diniego per ragioni legate soprattutto alla privacy. I legali si sono così rivolti al pm Manuela Pedrotta. Il 12 gennaio 2015 un marocchino di 24 anni, Sahid Wahdoud, venne picchiato a morte da un gruppo di persone. “Io non c’ero”, sostiene l’imputato. Il suo telefonino, secondo i tabulati, era inattivo, ma l’uomo afferma di averlo usato per messaggi whatsapp e per consultate i social. La mappatura dati potrebbe ricostruire le connessioni alla rete e anche risalire al posizionamento dell’apparecchio. (ANSA).