Comitato permanente sugli italiani nel mondo e la promozione del sistema paese

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ROMA – Si è svolta alla Camera dei Deputati, presso Comitato permanente sugli italiani nel mondo e la promozione del sistema paese, l’audizione informale dei rappresentanti della Federazione unitaria per la stampa italiana all’estero (Fusie). Per conto della Fusie sono intervenuti il presidente Giangi Cretti e il segretario generale Giuseppe Della Noce.

Durante l’incontro si è parlato soprattutto della nuova legge delega sull’editoria che riguarderà anche la stampa in lingua italiana realizzata all’estero e quella edita in Italia e diffusa prevalentemente nel mondo. Per avere un quadro più esaustivo di come questo tema è stato trattato durante l’audizione abbiamo contattato il presidente del Comitato Fabio Porta.

“Questa audizione con i rappresentanti della Fusie, che avevamo programmato da tempo, – ci ha spiegato Porta – ha coinciso con l’approvazione di un emendamento alla nuova legge sull’editoria che mi vede come primo firmatario e che è stato sottoscritto anche da altri deputati eletti all’estero. L’emendamento inserisce tra i soggetti destinatari del nuovo fondo per l’editoria, che si sta costituendo sulla base una legge delega che il Parlamento dovrebbe approvare la prossima settimana, i periodici e i giornali editi e diffusi fra gli italiani all’estero.

Questa audizione ci ha quindi consentito di affrontare questa tematica che interessava direttamente la Fusie, nonché di avere un quadro aggiornato su questo contesto associativo e sulla realtà della stampa italiana all’estero. Per il Comitato è infatti importante avere un apporto con questo mondo dell’informazione che riteniamo sia vitale anche per l’attività democratica svolta dai rappresentanti all’estero”.

“Per quanto riguarda la nuova norma sull’editoria – ha proseguito Porta affrontando il tema centrale del dibattito – ci siamo soffermati in particolare sui decreti attuativi, perché essendo una legge delega, questi decreti entreranno nel merito della materia dettando le condizioni e chiarendo alcuni punti che vanno sviluppati.

Ovviamente ci siamo impegnati come Comitato a fare in modo che in questi decreti attuativi vi sia un chiaro riferimento alla stampa italiana all’estero e magari sia possibile arrivare per questi media specializzati anche all’accesso al fondo per l’editoria nel suo complesso, senza dimenticare le somme già stanziate per loro, ovvero i due milioni di euro più i seicentocinquantamila euro previsti nella legge di stabilità.

Durante la discussione – ha continuato il presidente del Comitato – abbiamo inoltre evidenziato una cosa che non era chiara a molti e cioè che questa nuova legge sull’editoria riguarderà anche le testate on line che ovviamente negli ultimi anni si sono molto sviluppate e sono diventate essenziali per l’informazione degli italiani all’estero. Sulla questione del web bisognerà comunque chiarire e specificare meglio perché una cosa è la valutazione e la misurazione dei giornali, un’altra cosa è entrare in un mondo del tutto diverso come quello del web. Vanno quindi verificati e studiati meglio i termini del funzionamento e le condizioni, però la cosa importante è che questo mondo ci sia.

Nel dibattito – ha aggiunto Porta – si è anche fatto riferimento a tutto il comparto radio e televisivo che invece non è direttamente interessato da questa legge, ma che crediamo debba in qualche maniera avere un suo riconoscimento soprattutto per quanto riguarda il mondo delle radio. Una realtà, quest’ultima, che potrebbe essere presa in considerazione nei decreti attuativi o in un altro intervento settoriale”.

“Nelle prossime audizioni – ha poi segnalato Porta – cercheremo di approfondire questa tematica della stampa con la Presidenza del Consiglio – parlo ovviamente del Dipartimento per l’Editoria – e con il Ministero degli Esteri. Come hanno evidenziato nel corso dell’audizione gli stessi rappresentanti della Fusie voglio poi ricordare che la nostra stampa all’estero rappresenta un elemento importantissimo per la promozione e la diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo.

Quindi non si tratta soltanto di comunicazione, ma anche di cultura e in questo senso lo strumento della stampa può tenere insieme tutta l’emigrazione, dalle vecchie generazioni alle nuove generazioni di italiani nati all’estero, fino alle ultime mobilità. Una nuova emigrazione – ha precisato Porta – che ovviamente dovremo cercare di coinvolgere anche attraverso questi organismi informativi. Questa è la sfida futura”.

Per quanto riguarda infine le prossime audizioni del Comitato Porta ha rilevato di “aver chiesto nuovamente un incontro con i rappresentanti dell’Anci, al fine di approfondire il tema dell’Imu”, e “di avere intenzione di ascoltare il Presidente della Dante Alighieri Andrea Riccardi sulla questione della promozione all’estero della lingua e cultura italiana.

Aspettiamo inoltre – ha infine ricordato Porta – che venga nuovamente assegnata o confermata la delega per gli italiani all’estero nell’ambito dei vertici politici del Maeci in modo di poter audire il vice ministro o il sottosegretario competente in materia.

(Goffredo Morgia /Inform)