Libia: 007, otto mesi sul campo, poi “variabile impazzita”

(ANSA) – ROMA, 6 MAR – La soddisfazione per aver riportato a casa, sani e salvi, Gino Pollicardo e Filippo Calcagno non cancella la “tristezza profonda” per l’uccisione di Fausto Piano e Salvatore Failla. Nella convinzione di aver speso ogni energia affinché la loro “missione” avesse un esito favorevole per tutti e quatto gli ostaggi, lasciano, invece, indifferenti le critiche che arrivano da alcuni parlamentari. E’ l’aria che si respira tra gli 007 italiani all’indomani della conclusione – metà negativa, metà positiva – del sequestro dei quattro tecnici della Bonatti. Per otto lunghi mesi gli uomini dell’intelligence italiana hanno lavorato “notte e giorno” in Libia in silenzio, a fiutare ogni pista, pur di riportare a casa i quattro ostaggi. Poi – dice una fonte di intelligence – ha prevalso una “variabile impazzita”, ancora oggetto di analisi strategica approfondita.