Inchiesta su ampliamento cimitero Canosa, sequestro ipogei

(ANSA) – CANOSA DI PUGLIA (BAT), 11 MAR – Le cavità ipogee e la nuova area cimiteriale di Canosa di Puglia sono state sequestrate su disposizione della magistratura tranese per una presunta frode in pubbliche forniture e per danneggiamento. Tra i 19 indagati c’è Marisa Corrente, funzionario della soprintendenza per i beni archeologici della Puglia, responsabile per la zona ‘Daunia ovest’ che ha competenza su Canosa di Puglia. Sono indagati anche un’archeologa, un funzionario comunale, architetti e un ditta appaltatrice. Secondo il pm inquirente, Michele Ruggiero, la frode è stata compiuta in relazione a due appalti per un valore complessivo di sei milioni di euro banditi dal Comune per il consolidamento con il cemento delle cavità ipogee di Canosa (attività questa – secondo l’accusa – mai compiuta) e per l’ampliamento del cimitero cittadino. In quest’ultima area sono stati compiuti lavori nonostante un vincolo archeologico e nella consapevolezza che nel sottosuolo ci fossero delle tombe che sarebbero state fatte sparire.