Alluvione Sardegna: Comune si attivò tardi

(ANSA) – TEMPIO PAUSANIA, 14 MAR – Mancata attivazione del Centro operativo comunale (Coc) nonostante l’allerta rossa diramata dalla Protezione civile; primi provvedimenti assunti dal Comune solo nel pomeriggio del 18 novembre 2013, quando la città era ormai nel caos; nessun recepimento del Piano di assetto idrogeologico (Pai) commissionato nel 2008 e consegnato all’amministrazione nel 2011. Queste le anomalie sottolineate in oltre tre ore di deposizione dal comandante dei vigili urbani di Olbia, Gianni Serra, chiamato a testimoniare al processo in corso a Tempio per i morti e i danni causati dalla tragica alluvione del 18 novembre 2013: 13 vittime solo in Gallura, 19 in tutta la Sardegna. Sul banco degli imputati i sindaci di Olbia e Arzachena, Gianni Giovannelli e Alberto Ragnedda, i funzionari comunali Antonello Zanda, Gabriella Palermo, Giuseppe Budroni, e un funzionario provinciale, Federico Ceruti Ferrarese: tutti accusati a vario titolo di omicidio colposo, disastro ambientale e mancata attivazione delle procedure d’allarme.