Psichiatra uccisa a Bari, famiglia parte civile contro Asl

(ANSA) – BARI, 15 MAR – Con la costituzione di parte civile dei familiari di Paola Labriola, la psichiatra barese uccisa il 4 settembre 2013, e la citazione della Asl di Bari come responsabile civile, è cominciata l’udienza preliminare nei confronti di sei persone, tra le quali l’ex direttore generale della Asl Domenico Colasanto. Paola Labriola fu colpita a morte con 70 coltellate da un paziente mentre era al lavoro nel Centro di Salute Mentale di via Tenente Casale a Bari. Oltre al procedimento nei confronti dell’assassino, il 40enne Vincenzo Poliseno già condannato in primo grado a 30 anni di reclusione, la Procura di Bari ha ipotizzato responsabilità nei confronti della Asl per la carenza di dispositivi di sicurezza nella struttura dove lavorava la vittima. Nell’udienza preliminare è stata rigettata la richiesta di costituzione di parte civile dell’Ordine dei Medici.