Mafia:intercettazioni boss, là si deve gestire come dico io

(ANSA) – BARI, 19 MAR – I presunti vertici del clan Parisi di Bari, arrestati martedì scorso dalla Squadra Mobile, in alcune intercettazioni ambientali svelano i meccanismi delle estorsioni compiute nei cantieri edili e ci sono anche padre e figlio che parlano dei gradi di affiliazione all’organizzazione mafiosa. Si tratta di alcune intercettazioni ambientali captate durante le indagini che hanno portato nei giorni scorsi all’arresto di 25 persone per mafia ed estorsioni ai cantieri edili, su richiesta della Dda di Bari e rappresentano dialoghi fra i fratelli del boss Savinuccio Parisi, Michele e Giuseppe (quest’ultimo ancora latitante),fra l’altro fratello defunto Vito e suo figlio Tommaso.Parlano di cantieri da cui tirar fuori guadagni illeciti (“il cemento lo devi prendere da me…e mi entra a me il dieci per cento”), di come gestire le guardianie imposte dal clan (“là si deve gestire come dico io”) e dei di gradi affiliazione. In una di queste conversazioni Vito Parisi spiega al figlio Tommaso come imporre i fornitori ai cantieri.