Diritti umani: Amal Clooney in Eau,dialogo no pene detentive

(ANSA) – SHARJAH (EMIRATI ARABI UNITI), 20 MAR – Alle critiche nei confronti dei sistemi di governo si risponde con il dialogo non con le pene detentive e alle proteste di piazza con il “controllo della folla” e non con i proiettili. Lo ha sostenuto con vigore l’avvocato esperto di questioni umanitarie e moglie della star di Hollywood George Clooney, Amal Alamuddin, in occasione di un vertice sulle comunicazioni del Governo negli Emirati Arabi Uniti. I Paesi arabi si trovano ad affrontare “una crisi dei diritti umani senza precedenti”, ha sottolineato l’avvocato britannico di origini libanesi rilevando al contempo che i governi di tutto il mondo dovrebbero essere “incisivi, trasparenti e coerenti” sulle questioni relative al rispetto dei diritti umani. Nei suoi 12 minuti di intervento Clooney ha menzionato Iran e Corea del Nord, ma non ha fatto riferimenti specifici a violazioni di diritti umani nei paesi arabi del Golfo o il costo di vite dell’intervento militare saudita in Yemen, a cui partecipano anche gli Emirati Arabi Uniti.