Panama Papers: Cameron e notabili Tory sotto tiro

(ANSA) – LONDRA, 4 APR – C’e’ una sfilza di notabili del Partito Conservatore britannico, oltre al nome di Ian Cameron, finanziere della City e padre dell’attuale primo ministro morto nel 2010, nei documenti dei cosiddetti Panama Papers che denunciano la mappa delle ricchezze di vip e potenti di mezzo mondo trasferite in paradisi fiscali. Nomi che attirano le prime critiche su David Cameron, sebbene molti media londinesi preferiscano lasciare in secondo piano il coinvolgimento di spezzoni dell’establishment locale e concentrarsi soprattutto sui sospetti su leader stranieri: in particolare Vladimir Putin. L’Independent da’ tuttavia voce alla stoccata del cancelliere dello scacchiere ombra, John McDonnell, al premier: accusato di non aver mantenuto la promessa “di mettere fine al segreto fiscale e di colpire il ricorso a schemi off-shore moralmente inaccettabili”. Inazione a cui fa da sfondo la presenza di suo padre e di nomi ‘eccellenti’ del mondo conservatore nello scandalo tra cui Lord Ashcroft, finanziatore e mentore di Cameron