Caporalato: arrestati madre e figlio, sfruttamento lavoro

(ANSA)- BRINDISI, 12 APR – Reclutavano e sfruttavano manodopera agricola con minacce e intimidazioni e approfittando dello stato di bisogno dei lavoratori. Con queste accuse due persone, madre e figlio, sono state arrestate dai carabinieri di Brindisi in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta della procura. Le accuse sono di concorso in intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro pluriaggravati, il cosiddetto “caporalato”. Ad un terzo indagato è stato notificato l’ obbligo di dimora. Fino a tredici braccianti stipati in un furgone, altri in auto, per trascorrere fino a 14 ore al giorno sui campi: da Villa Castelli, nel Brindisino, a Noicattaro nel barese, ben 170 chilometri in tutto per andare a raccogliere l’uva su commissione di un’azienda. E’ quanto hanno rilevato attraverso indagini compiute con l’ausilio di intercettazioni telefoniche i carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana (Brindisi)