ROMA. – Nessun accordo al vertice di Doha sul congelamento della produzione di petrolio. Lo ha riferito il ministro del petrolio nigeriano, Ibe Kachikwu, all’agenzia Bloomberg. La trattativa è andata avanti da questa mattina, con una lunga interruzione, ma si è conclusa con un nulla di fatto per le tensioni Arabia-Iran.
In Qatar sono presenti 16 nazioni, che producono complessivamente circa la metà del petrolio immesso sul mercato internazionale ogni giorno. L’obiettivo è quello di riuscire a stabilizzare i prezzi del greggio, proponendo un tetto fisso di produzione da mantenere fino all’inizio di ottobre.
Le trattative tra paesi Opec e paesi non appartenenti all’organizzazione riuniti a Doha “richiedono più tempo” ed andranno avanti fino a giugno, quando sarà probabilmente organizzato un nuovo vertice internazionale.
Lo ha riferito il ministro del petrolio nigeriano, Ibe Kachikwu, parlando con l’agenzia Bloomberg al termine dell’incontro conclusosi con un nulla di fatto. Al vertice hanno partecipato Arabia Saudita, Russia, Qatar, Venezuela, Algeria, Angola, Azerbaigian, Ecuador, Indonesia, Iraq, Kazakistan, Kuwait, Messico, Nigeria, Oman, Emirati Arabi.