Haiti: uccise 3 donne sorde, sospetti su riti superstizione

(ANSA) – PORT AU PRINCE, 26 APR – La brutale uccisione di tre donne sorde nei dintorni di Port au Prince ha sconvolto l’opinione pubblica haitiana, rivelando la persistenza di arcaici pregiudizi contro i portatori di handicap, che ora temono nuovi possibili attacchi. Jesula Gelin, Vanessa Previl e Monique Vincent erano diventate amiche in una comunità per sordomuti creata da un’organizzazione religiosa a Leveque, a una ventina di km dalla capitale haitiana, per accogliere circa 160 persone sorde dopo il terremoto del 2010. Secondo i parenti delle tre donne, molti indizi -come il fatto che ai tre cadaveri è stata tagliata la lingua- dimostrano che si è trattato di un crimine rituale, commesso a causa dei pregiudizi contro le persone sorde, che nella superstizione locale sono viste come contagiose o portatrici di una qualche maledizione.