Champions: magia di Saul, e l’Atletico stende il Bayern

Atletico Madrid's player Saul Niguez (R) celebrates with Koke (L) after scoring the opening goal during the UEFA Champions League semifinal first leg soccer match between Atletico Madrid and Bayern Munich played at the Vicente Calderon stadium, in Madrid, Spain, 27 April 2016. EPA/Juan Carlos Hidalgo
Atletico Madrid's player Saul Niguez (R) celebrates with Koke (L) after scoring the opening goal during the UEFA Champions League semifinal first leg soccer match between Atletico Madrid and Bayern Munich played at the Vicente Calderon stadium, in Madrid, Spain, 27 April 2016.  EPA/Juan Carlos Hidalgo
Atletico Madrid’s player Saul Niguez (R) celebrates with Koke (L) after scoring the opening goal during the UEFA Champions League semifinal first leg soccer match between Atletico Madrid and Bayern Munich played at the Vicente Calderon stadium, in Madrid, Spain, 27 April 2016. EPA/Juan Carlos Hidalgo

ROMA. – Primo round all’Atletico, ma il discorso qualificazione resta aperto per il Bayern Monaco. Al Vicente Calderon di fronte ad un tifoso d’eccezione come il Re di Spagna Filippo VI, gli uomini di Diego Pablo Simeone sfoderano la solita prestazione tutto cuore e grinta condita dalla classe del giovanissimo Saul capace di dribblare l’intera difesa tedesca e di realizzare il gol del definitivo 1-0 con un bel tiro a rientrare.

Non basta alla formazione di Guardiola la veemente reazione nella ripresa che non va oltre la traversa di Alaba. Spagnoli ad un passo dal 2-0 con Torres che dopo una veloce ripartenza coglie un palo clamoroso.

I tedeschi ci provano e riprovano fino al fischio finale, ma per rifarsi e per conquistare la finalissima di Milano dovranno attendere il match di ritorno a Monaco.

”Il mio futuro? Sono contento e orgoglioso di dove sto, ma sono un allenatore giovane e un giorno andrò a Milano”. Parola di Diego Pablo Simeone ai microfoni di Mediaset Premium dopo la prima semifinale di Champions League vinta con il suo Atletico a Madrid contro il Bayern.

”Il calcio italiano, nel mio gioco ideale, mi ha insegnato molto: i tanti allenatori che ho avuto mi hanno fatto pensare al tipo di gioco che faccio. Ma non è un gioco italiano il mio: ho preso il meglio da ogni posto in cui sono stato, a cominciare dal mio paese che è l’Argentina”.

“Mi aspettavo una partita del genere – aggiunge Simeone – tra due squadre che giocano un calcio diverso. Abbiamo fatto la partita che volevamo, specialmente nel primo tempo, con molta pressione. Loro hanno fatto meglio nel secondo tempo, con la veloce circolazione di palla: hanno avuto la possibilità di pareggiare, ma per fortuna non ci sono riusciti. Come dovremo comportarci all’Allianz? Prima pensiamo al Rayo Vallecano”.

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