Corruzione Brindisi: ex sindaco chiede libertà, riascoltato

(ANSA) – BRINDISI, 29 APR – Ha sostenuto un nuovo interrogatorio dinanzi al gip l’ex sindaco di Brindisi, Mimmo Consales (PD), ai domiciliari dal 6 febbraio scorso per corruzione. L’interrogatorio è stato disposto dal giudice dopo che la difesa di Consales ha chiesto la revoca della misura cautelare. L’ex primo cittadino cittadino, accusato di aver incassato una tangente da 30mila euro per il tramite della ditta appaltatrice Nubile, operante nel settore dei rifiuti, era stato infatti già ascoltato dal pm Giuseppe De Nozza che conduce l’indagine. Nel corso dell’audizione, richiesta dalla procura, Consales ha fatto alcune importanti ammissioni riguardo la “mazzetta” che secondo l’accusa sarebbe servita a pagare un debito personale dell’ex sindaco con Equitalia dell’ammontare complessivo di 315.000 euro. In cambio Consales avrebbe sbloccato l’appalto di gestione dell’impianto di biostabilizzazione e produzione di Cdr e della discarica di Autigno, a Brindisi, in favore della ditta Nubile.