Marchionne: “Vedere la Ferrari che soffre mi rompe l’anima”

Un frame tratto da Sky Sport mostra Sebastian Vettel dopo l'incidente al primo giro del Gran Premio di Russia, 1 maggio 2016. ANSA/SKY SPORT
Un frame tratto da Sky Sport mostra Sebastian Vettel dopo l'incidente al primo giro del Gran Premio di Russia, 1 maggio 2016. ANSA/SKY SPORT
Un frame tratto da Sky Sport mostra Sebastian Vettel dopo l’incidente al primo giro del Gran Premio di Russia, 1 maggio 2016. ANSA/SKY SPORT

TORINO – “Mi rompe l’anima vedere la Ferrari che soffre così”. Lo ha detto il presidente del Cavallino, Sergio Marchionne, commentando l’ultimo Gran Premio di F1 a margine della presentazione a Torino dei nuovi modelli di Fiat Tipo.

“Tra la sfortuna delle prime tre gare e domenica – ha anche detto Marchionne – sono emerse delle lacune tecniche, malgrado l’impegno della scuderia. In passato è stata sbagliata l’impostazione ma stavolta no, non possiamo attribuire la colpa a nessuno Soffrire non è nel dna della squadra”.

“Domenica è stata una giornata bruttissima, c’è ancora molto lavoro da fare, ma ho massima fiducia nella squadra e ce la faremo”. Così il presidente della Ferrari, Sergio Marchionne, a Torino a margine della presentazione delle nuove versioni della Fiat Tipo. “Dobbiamo colmare il divario alla velocità della luce – aggiunge – io ero abituato a vedere la Ferrari di Schumacher”.

Vettel non si dà pace, “Errore Kvyat, io nessuna colpa” – “E’ un vero peccato, perché qui a Sochi avevamo azzeccato tutto”. Sebastian Vettel non si dà pace per il tamponamento che lo ha messo subito fuori gara nel gp di Russia, suggellando un inizio di campionato all’insegna degli imprevisti.

“Ho fatto una buona partenza, sono rimasto un po’ bloccato alla prima curva ma poi ho avuto via libera. Naturalmente partendo indietro si corrono sempre più rischi, ma in griglia ero settimo, mica quindicesimo…”, le parole del pilota tedesco affidate al sito della Ferrari.

Poi, l’attacco al russo Kvyat, autore del tamponamento, anche se più morbido dell’imprecazione piena di ira urlata in radio al momento dell’uscita. “Alla seconda curva stavo già attaccando per prendermi la quinta posizione, ma se poi dietro qualcuno non frena non è che ci possa fare molto. Sono stato tamponato violentemente una volta e poi di nuovo in curva 3, dove si è conclusa la mia corsa. A me risulta che la gara sia di 53 giri, ma non tutti sembrano ricordarlo. Non credo di dover dire molto altro, penso che basti guardare le immagini per trovare tutte le risposte”, l’analisi di Vettel.

“Non ho nessuna colpa, non avrei potuto fare niente di diverso e se tornassi indietro non cambierei nulla. Io non ce l’ho con lui – il riferimento a Kvyatt – penso solo che abbia fatto un errore due settimane fa e ne abbia fatto un altro oggi, ma questo adesso non mi serve a niente. Certamente sono deluso, ma ormai guardiamo già alla prossima gara”.

Lascia un commento