Terrorismo: probabile nuovo attacco in Europa

Terrorismo: prevenzione al massimo per feste

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ROMA. – Dopo Parigi e Bruxelles non è finita. Altri attentati potrebbero scuotere l’Europa. La previsione è del direttore di Europol, Rob Wainwright, ascoltato in audizione al Comitato Schengen. La minaccia terroristica, ha indicato, “è ancora molto alta, la più grave dai tempi dell’11 settembre e temo sia probabile un nuovo attacco in Europa in futuro”. Quanto all’Italia, ha aggiunto, “non abbiamo informazioni su specifiche minacce”.

Wainwright non è nuovo a previsioni preoccupanti, che poi si sono rivelate fondate. “L’Isis sta programmando attacchi su larga scala in Europa”, aveva detto lo scorso 25 gennaio. Due mesi dopo c’è stato Bruxelles.

“Sapevamo – ha spiegato la sua ‘profezia’ il direttore di Europol – che Isis aveva istituito in Siria una nuova struttura di comando per pianificare complessi attacchi contro città europee. La nostra priorità, dunque – ha aggiunto – è quella di identificare altri network terroristici in attività in Europa”.

Accanto alla lotta al terrorismo, il contrasto al traffico di migranti è l’altra priorità dell’ultimo anno di Europol, struttura con un bilancio di 100 milioni di euro e 1.000 funzionari all’Aja. E tra i due fenomeni criminali sono possibili incroci.

“Sono stati rilevati collegamenti – ha ammesso Wainwright – tra sospetti terroristi e l’utilizzo dei canali migratori. Due degli attentatori di Parigi erano arrivati in Europa attraverso i flussi di migranti. La nostra principale preoccupazione è che altri terroristi arrivino, anche grazie a documenti contraffatti e stiamo monitorando la situazione”.

Il direttore dell’organismo di polizia ha poi sottolineato un effetto perverso del ripristino delle frontiere disposto da diversi Paesi europei. Ciò “ha ridotto il numero di persone che arrivano in Europa, ma la conseguenza non voluta è stato il proliferare di forme di servizi illegali alternative da parte dei trafficanti di uomini”. E questi ultimi prosperano nella crisi e nelle guerre che stanno alimentando massicci esodi da tanti Paesi.

Le reti criminali che gestiscono il traffico di migranti hanno fatturato nel 2015 tra i 3 ed i 6 miliardi di euro: si tratta, ha evidenziato Wainwright, “del mercato criminale in più rapida ascesa in Europa. Nel 2015 c’è stato un flusso senza precedenti di migranti ed il 90% ha usato servizi illegali che hanno facilitato il loro viaggio verso Europa. Ciò significa che l’attività criminale dei trafficanti è il cuore del problema e deve essere il cuore della nostra risposta”.

Europol ha finora identificato 40mila trafficanti di uomini: si tratta di gruppi multinazionali, che provengono dai Paesi di provenienza dei migranti, come la Siria, di transito, come la Turchia, ma anche di molti Paesi europei.

(di Massimo Nesticò/ANSA)

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