Rete nazionale di piste ciclabili. Già risorse per 4 percorsi

La ciclovia Adriatica nel tratto di Alba Adriatica (Abruzzo).
La ciclovia Adriatica nel tratto di Alba Adriatica (Abruzzo).
La ciclovia Adriatica nel tratto di Alba Adriatica (Abruzzo).

ROMA. – Creare una grande rete nazionale di ciclovie turistiche, non solo per incentivare l’uso della bicicletta, ma anche per promuovere un’industria che può generare ampi ritorni per l’economia. E’ l’idea del ministro dei trasporti e infrastrutture Graziano Delrio, che vuole realizzare un vero e proprio Masterplan della ciclabilità e si prepara a firmare i protocolli relativi alle prime quattro ciclovie nazionali.

“Facciamo a livello nazionale quello che facemmo a livello locale”, è la proposta di Delrio, che pensa ad un Piano sulla falsariga del masterplan delle vie ciclabili fatto quando era sindaco di Reggio Emilia. Le prime quattro ciclovie sono già state individuate e sono i quattro percorsi scelti per ricevere il finanziamento stanziato dalla Legge di Stabilità 2016: il GraB (Grande raccordo anulare delle bici di Roma), la Venezia-Torino (VENTO), la ciclovia del Sole e la ciclovia dell’acquedotto pugliese.

A queste Delrio intende aggiungerne una quinta già individuata e su cui ha trovato l’interesse di enti locali e associazioni: l’anello del Garda. “Per noi le ciclabili sono un’infrastruttura al pari delle strade, anzi meglio. Dobbiamo correre per realizzare queste grandi infrastrutture”, ha detto Delrio durante la presentazione – insieme a Legambiente – di uno studio sull’impatto economico che potrebbe avere il progetto GraB (un fatturato cicloturistico di oltre 14 milioni secondo Confindustria-Ancma).

“Sulle ciclovie bisogna che il nostro Paese rifletta: in Europa generano un fatturato di 44 miliardi l’anno, in Italia potrebbero essere 3 miliardi”, ha spiegato il ministro, sottolineando che si tratta di “un investimento molto importante, con un impatto basso sulle casse dello Stato e un grande ritorno economico. Inoltre una ciclovia ha tempi di costruzione non troppo lunghi e si ripaga in 1-2 anni, a fronte dei 30 di un’autostrada”.

Per le prime quattro ciclovie sono stati stanziati 96 milioni in 3 anni, ma l’idea è che questo finanziamento diventi annuale, ha indicato Paolo Gandolfi della commissione Trasporti della Camera, relatore del ddl sulla mobilità ciclistica. Intanto, secondo i numeri di Ancma, nel 2015 il mercato delle biciclette (vendita e produzione di bici, sia tradizionali che a pedalata assistita) risulta stabile, con una leggera flessione (-2,47%) che però viene compensata dal boom delle bici elettriche, con un +90,36% della produzione +9,8% delle vendite.

(di Enrica Piovan/ANSA)

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