Mancini, siamo da quarto posto ma miglioreremo

Manciniconferenza

MILANO. – “La vera Inter è quella di oggi che è al quarto posto, la posizione che meritiamo”. Alla vigilia della sfida contro l’Empoli, ultima partita casalinga della stagione e penultima gara di campionato, Roberto Mancini fa un primo bilancio, affermando che l’Inter non è da terzo posto: “Abbiamo avuto delle possibilità di arrivare più in alto, senza riuscirci. L’Inter attuale è questa, occorre lavorare e migliorare”.

Mancini accetta il verdetto della classifica con la promessa di scalare posizioni già dal prossimo anno. Serve maggiore “continuità, tra le prestazioni a San Siro e quelle in trasferta”. Proprio lontano dalle mura casalinghe, la squadra di Mancini ha sofferto maggiormente collezionando solo sei punti in nove partite.

“Non so se Thohir – spiega il tecnico – sia soddisfatto. Si inizia sempre con l’obiettivo di vincere ma non è semplice. Ora però abbiamo una base su cui lavorare”. Il presidente nerazzurro è a Milano e nel pomeriggio ha raggiunto Appiano Gentile per incontrare la squadra e l’allenatore che esclude un suo approdo al Psg: “E’ una bufala. Blanc ha vinto il campionato e due Coppe” ma che non ha sciolto finora il nodo sul rinnovo.

Thohir sarà a San Siro per assistere alla partita contro l’Empoli per poi ripartire domenica. Un viaggio lampo in cui incontrerà Massimo Moratti per parlare del futuro del club. Continuano i colloqui con il gruppo cinese Suning ma resta l’incognita sulla posizione dell’ex presidente.

Mancini non parla delle questioni societarie ma sottolinea: “Non c’è molta differenza economica tra gli introiti dell’Europa League e quelli della Champions. L’Inter per il blasone meritava di tornare nel calcio che conta. Questo non significa che con il terzo posto avremmo sistemato i nostri conti. Le entrate saranno minori ma la differenza non è così grande da cambiare una strategia e una situazione. Abbiamo chiuso il mercato in attivo e non con un passivo di 100 milioni”.

L’obiettivo della prossima stagione sarà migliorare il quarto posto, rinforzando la base costruita quest’anno possibilmente senza cedere i giocatori con più appeal: “Credo sia possibile trattenerli ma abbiamo anche venduto Kovacic, Shaqiri, Guarin ed Hernanes a malincuore e per i motivi che si sanno”.

I parametri del Fair Play Finanziario vanno rispettati. Sarà addio per Telles, Ljajic e forse uno tra Handanovic, Icardi e Brozovic. Operazioni necessarie per autofinanziarsi. Intanto, serve una vittoria contro l’Empoli per riscattare la brutta sconfitta contro la Lazio, chiudere la pratica del quarto posto e assicurarsi la tournée negli Usa che porterà circa 4 milioni di euro nelle casse dell’Inter.

Mancini con Thohir parlerà di mercato e chiederà almeno due top player per dare maggiore qualità a quella che lui definisce una buona base. Obiettivo sarà lottare per il podio e archiviare così una stagione piuttosto negativa non solo per l’Inter ma per tutto il calcio di Milano.

“Una squadra non può vincere per decenni senza avere momenti di difficoltà. Per anni Inter e Milan sono state ai vertici del calcio mondiale. Non sono passati 20 anni da allora. Hanno fatto la storia del calcio e ora stanno attraversando un momento di difficoltà. Ci vuole un po’ di tempo per crescere e ricostruire. Bisogna avere pazienza”.

Difficile, secondo Mancini, replicare la “fairy tale” del Leicester nel campionato italiano perché si tratta di “situazioni diverse”. Avrà anche ragione Mancini ma è lecito sognare anche Italia.

(di Daniela Simonetti e Francesca Cozzi/ANSA)

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