Difesa Antinori, la donna chiese l’assunzione

(ANSA) – MILANO, 14 MAG – L’8 aprile scorso, tre giorni dopo l’intervento che avrebbe subito affinché gli ovuli fossero impiantati ad altra paziente, la donna che ha dato il via all’inchiesta che ha portato ieri ai domiciliari Severino Antinori, inviò una lettera per il riconoscimento di un rapporto di lavoro subordinato da infermiera e il risarcimento per il danno subito, riservandosi contrariamente iniziative legali. Lo ha spiegato l’avvocato Tommaso Pietrocarlo, difensore con il collega Vinicio Nardo del medico, secondo il quale ciò rappresenta “un’anomalia”. Pietrocarlo ha aggiunto anche che la donna firmò un modulo di adesione al programma di ovulodonazione, poi un consenso informato, “dopo aver avuto il supporto di uno psicologo che ne attestò la consapevolezza della scelta e la mancanza di problematiche”.