Yara: pm, oltre a dna indizi gravi e concordanti

(ANSA) – BERGAMO, 18 MAG – Il pm di Bergamo Letizia Ruggeri, nella seconda giornata della sua requisitoria a carico di Massimo Bossetti, unico imputato per l’omicidio di Yara Gambirasio, ha spiegato che oltre alla “prova genetica”, ovvero al dna che rappresenta “il faro dell’inchiesta”, a carico del muratore di Mapello vi è “un corollario significativo” di indizi caratterizzati da “gravità, precisione e concordanza”: i tabulati telefonici dell’imputato e le immagini del mezzo ripreso dalle telecamere di sorveglianza della zona. “Elementi che vanno letti complessivamente” e che dimostrano come “non cercammo di cucire addosso degli elementi, ma cercammo riscontri in quello che già c’era”. I tabulati telefonici di tutte le persone che transitarono a Brembate il 26 novembre 2010 e le immagini delle telecamere – ha ricordato l’accusa – furono acquisite, infatti, nei giorni immediatamente successivi alla scomparsa della ragazza, mentre la figura di Bossetti comparve nel giugno 2014.