Terrorismo: pm Milano, jihadisti Isis vivono accanto a noi

(ANSA) – MILANO, 25 MAG-Gli jihadisti dell’Isis “sono persone inserite, coi documenti in regola, che vivono e lavorano accanto a noi”. Lo ha spiegato il procuratore aggiunto di Milano Maurizio Romanelli in un passaggio della requisitoria del processo a carico del pakistano Muhammad Waqas e del tunisino Lassaad Briki, arrestati lo scorso 22 luglio con l’accusa di terrorismo internazionale. I due, entrambi regolari e con un lavoro a Manerbio (Brescia), in particolare, parlavano nelle intercettazioni di attentati da compiere in Italia, tra cui un’azione contro la base militare della Nato di Ghedi, nel Bresciano. Oggi, a meno di un anno di distanza dagli arresti eseguiti dalla Digos, potrebbe già arrivare la sentenza nell’ aula bunker davanti al carcere di San Vittore a carico dei due presunti terroristi legati al sedicente Stato islamico e autori degli ormai famosi selfie di propaganda e minacce davanti al Duomo di Milano e al Colosseo di Roma venuti a galla un anno fa. La requisitoria,anche del pm Enrico Pavone,è ancora in corso.