Parmalat: Venezuela pesa sull’utile del trimestre

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MILANO. – Parmalat ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un utile di 13,5 milioni di euro, in calo del 30,4% rispetto allo stesso periodo del 2015, e con un fatturato salito del 3,2% a 1.401,6 milioni di euro.

Lo comunica Parmalat in una nota, sottolineando come sul risultato abbia pesato la grave crisi del Venezuela, Paese nel quale il gruppo di Collecchio è presente. All’aumento del fatturato hanno contribuito anche le nuove acquisizioni in Brasile (Elebat), Messico (Gruppo Esmeralda) e Australia (Longwarry e attività relative a yogurt e dolci a base di latte).

A tassi costanti e parità di perimetro, ed escludendo le controllate venezuelane, l’aumento del fatturato è dello 0,7% “con un contributo positivo – sottolinea la nota – delle aree Nord America, in particolare gli Stati Uniti, ed Africa”.

Anche il margine operativo lordo registra una battuta d’arresto, scendendo a 77,5 milioni (-5,1%). A cambi e perimetro costanti, invece, il mol sale del 16,1% mentre l’utile risulta in crescita del 49,7%.

La cassa scende a 197,9 milioni, in calo di 103,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2015. Confermata la guidance per l’esercizio, con una crescita del fatturato di circa il 5% e del mol di circa il 10%, a tassi di cambio costanti ed escludendo l’impatto della consociata venezuelana.