Oliver Sánchez: il bambino morto di cancro, simbolo della crisi della sanità in Venezuela

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CARACAS.- Sta scuotendo il Venezuela il caso di Oliver Sánchez, un bambino di 8 anni a cui era stato diagnosticato un linfoma di Hodgkin, e che si è spento in una clinica di Caracas. L’immagine del bambino che tiene in mano un cartello con lo slogan “Voglio curarmi. Pace e salute” è diventata virale sui social network.

La madre del piccolo, Mitzaida Berroteran, ha raccontato le difficoltà che ha dovuto affrontare per cercare di aiutare il figlio mentre era ricoverato. “Ci chiedevano Epamin (fenitoina, un antiepilettico) per le convulsioni, e antibiotici, e ogni volta cominciava una ricerca disperata. Se riuscivamo a trovare le medicine è stato grazie ai social network e alle donazioni private, ma è stato un vero calvario cercarle”, ha detto la donna.

La sanità è uno dei settori più colpiti dalla grave crisi economica del Paese. La vicenda di Oliver non è un caso isolato: secondo stime della Federazione Venezuelana di Medici (Fvm) circa 8 farmaci su 10 scarseggiano o sono diventati introvabili sul mercato locale.

Douglas Leon Natera, presidente della Fvm, ha detto che “la situazione che stiamo vivendo può essere descritta come un olocausto sanitario, perché il governo sta dimostrando un totale disprezzo nei confronti dei più bisognosi”.

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