Coppola, non volevo togliere asset ma rilanciare gruppo

(ANSA) – MILANO, 27 MAG – “Tutte le operazioni che ho fatto non avevano lo scopo di togliere asset alle società ma di rifinanziarle e rilanciarle”. Si è difeso così Danilo Coppola, in carcere da martedì scorso, durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip di Milano Livio Cristofano. Coppola, accusato di bancarotta per i fallimenti del Gruppo Immobiliare 2004, di Mib Prima e per aver distratto denaro dalle casse di Porta Vittoria, la spa ammessa al concordato preventivo, e di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposta, difeso dagli avvocati Fabio Lattanzi e Giuseppe Lucibello, ha risposto alle domande per circa tre ore. Da quanto è trapelato, avrebbe spiegato che le sue intenzioni erano quelle di saldare i debiti con i creditori, in particolare con il Fisco, e che “tutto quello che ho fatto, l’ho fatto su consiglio dei miei consulenti”, legali e non. L’immobiliarista, fornendo spiegazioni su ciascuna delle operazioni contestate, ha anche affermato che Banco Popolare avrebbe “saputo tutto”.