Almagro invoca la “Carta democrática”, Venezuela a un passo dall’isolamento

Almargo-Maduro

CARACAS – Il Venezuela ad un passo dall’isolamento internazionale. Il Segretario Generale dell’Organizzazione degli Stati Americani (Osa), Luis Almagro, ha presentato il suo rapporto: 132 pagine in cui si denunciano violazioni della Costituzione da parte del governo del presidente Nicolás Maduro, “l’alterazione dell’ordine costituzionale e il grave deterioramente dell’ordine democratico”.

Almagro, quindi, ha invocato l’articolo 20 della “Carta Democrática” e “chiesto la convocazione di un Consiglio permanente degli Stati membri tra il 10 e il 20 giugno 2016”.

Nell’illustrare il contenuto del rapporto, Almagro, ex ministro del governo uruguaiano del presidente Josè “Pepe” Mujica, ha sostenuto che in Venezuela sono necessari “cambiamenti immediati nelle azioni del potere esecutivo, per evitare di cadere rapidamente in una situazione di illegittimità”.

Stando al documento presentato da Almagro, le “continue violazioni della Carta Magna” riguardano essenzialmente “l’equilibrio fra i poteri dello stato, il funzionamento e l’integrazione del Potere giudiziario, le violazioni dei diritti umani, il procedimento per il referendum abrogativo e una mancanza di capacità di risposta di fronte alla grave crisi umanitaria di cui soffre il paese, che compromette il pieno rispetto dei diritti sociali della popolazione”.

E’ in base a queste considerazioni – particolarmente sull’emergenza sanitaria, i problemi di rifornimento alimentare e il ruolo del Tribunale Supremo di Giustizia nella crisi istituzionale a Caracas – che Almagro ha convocato una riunione straordinaria del Comitato permanente dell’Osa, che dovrebbe realizzarsi fra il 10 e il 20 giugno. In questo Summit i membri dell’Osa dovrebbero decidere il destino del Paese.

L’Argentina, presidente “pro tempore” del Comitato Permanente dell’Osa, aveva giá richiesto una sessione straordinaria dell’organismo per fissare una posizione comune sul caso del Venezuela. L’iniziativa non è stata gradita dal governo del presidente Maduro che l’ha considerata un’ “ingerenza intollerabile”.

La Carta democratica, approvata l’11 settembre del 2001 nel corso di una sessione speciale svoltasi in Perú, rappresenta lo strumento principale attraverso il quale l’Osa può stabilire che l’alterazione o l’interruzione dell’ordine democratico in uno dei suoi membri rappresenta un “ostacolo insuperabile” per la sua appartenenza all’organizzazione.

E’ la prima volta nella storia dell’Osa che si discute l’applicazione della Carta democratica per un paese dell’organizzazione senza la richiesta del suo stesso governo.

La sua applicazione rappresenterebbe un duro colpo alla credibilità e all’immagine del presidente Maduro e del suo governo e potrebbe essere l’inizio dell’isolamento a livello internazionale le cui conseguenze sono imprevedibili.

La reazione del governo non si è fatta attendere, come era nelle attese. In una trasmissione a reti unificate, il capo dello Stato, che non ha dato maggior peso all’iniziativa di Almagro, ha affermato che “al Venezuela nessuno potrà applicargli alcuna Carta”.

– Il Segretario Generale dell’Osa – ha detto il presidente Maduro – pretende esercitare un potere superiore all’Osa e alla nostra sacra Costituzione, l’unica che riconosciamo. Il signor Almagro ha presentato un documento nel quale si chiede l’applicazione della “Carta Democratica”.

Il capo dello Stato ha precisato che “la destra ha chiesto l’intervento straniero affinchè l’impero nordamericano imponga il suo modello di governo”. E ha assicurato che darà battaglia in America Latina e nel Caribe “per la pace e l’indipensenza”.

Quindi ha incitato alla ribellione popolare contro una presunta minaccia internazionale e ha promesso di rispondere ad Almagro con maggiori dettagli.

Dal canto suo, Jorge Rodriguez, sindaco di Caracas e dirigente di spicco del Psuv, ha annunciato per oggi e sabato prossimo manifestazioni di protesta contro quello che ha definito “l’ingerenza brutale e grossolana dell’Osa e del suo Segretario Generale, Almagro”.

E ha ricordato che il presidente Maduro in precedenza aveva accusato Almagro di essere “un agente della Cia”; accusa che l’ex presidente uruguaiano, “Pepe” Mujica, di cui Almagro è stato ministro, aveva ridicolizzato con un’isolita battuta: “Maduro è piú pazzo di una capra”.

La notizia della richiesta del Segretario Generale dell’Osa, che è stata ribattuta da tutte le agenzie internazionali e che ha fatto il giro del mondo, è stata accolta dall’Opposizione con prudenza.

– Il Segretario Generale dell’Osa – ha affermato nel corso di una conferenza stampa il presidente del Parlamento, Henry Ramos Allup – ha convocato ad una riunione dell’organizzazione che dovrà avvenire tra il 10 e il 20 di giugno. Non c’è spazio a speculazioni. Attendiamo i risultati del Consiglio permanente degli Stati membri e i suoi sviluppi.