Yara: difesa Bossetti punta su altre ipotesi

(ANSA) – BERGAMO, 10 GIU – “Nessuno ha visto la minore fuori dal centro sportivo; nessuno ha visto l’imputato e nessuno ha visto il mezzo dell’imputato”. Parte da questa considerazione la difesa di Massimo Bossetti, unico imputato per l’omicidio della 13enne Yara Gambirasio, per cercare possibili ipotesi alternative alla ricostruzione dell’accusa. L’avvocato Paolo Camporini ha fatto riferimento a testi “attenti” che riferirono di quel 26 novembre del 2010 quando Yara scomparve per essere trovata uccisa tre mesi dopo in un campo. Camporini ha anche ricordato che una fisioterapista che lavorava nel centro sportivo quel pomeriggio fu molestata da un uomo. “In un processo normale questo ne farebbe l’indiziato numero uno – ha argomentato il legale -: c’è stato detto che sono state fatte indagini, ma non possiamo accontentarci di questo”.