Tav: Telt, ‘ndrangheta non si è infiltrata nei cantieri’

(ANSA) – TORINO, 17 GIU – La sentenza del processo San Michele sulla presenza della ‘ndrangheta nel torinese “conferma che la criminalità organizzata non è mai riuscita a infiltrarsi nei cantieri del Tav quando c’era Ltf. E a maggior ragione è combattuta oggi da Telt”. Così una nota della società che si occupa della nuova ferrovia ad alta velocità Torino-Lione. “Continuiamo comunque a tenere la guardia alta”, dichiara il direttore generale di Telt Mario Virano. Telt ricorda che per gli appalti italiani della Torino-Lione sono state eseguite 863 richieste antimafia, di cui 627 per il solo cantiere di Chiomonte. Finora le “interdittive” spiccate dalle prefetture nei confronti delle aziende non in regola con i requisiti sono state due. Le procedure si riferiscono al protocollo siglato a Torino nel 2012. “Lo scorso 7 giugno la Conferenza intergovernativa ha approvato il nuovo regolamento dei contratti, dove sono contenute le modalità di attuazione dell’applicazione della normativa antimafia anche ai cantieri d’oltralpe”. (ANSA).