Euro 2016: difesa e corsa, l’Italia non si ferma più

azzurri

MONTPELLIER (FRANCIA). – L’Italia che sovverte ogni pronostico e accende i sogni dei tifosi, colorandoli d’azzurro, è una squadra che subisce poco o niente e corre più degli altri. Il primato nel Gruppo E della formazione di Antonio Conte viene certificato dall’Uefa che, grazie a statistiche inoppugnabili, suggella l’alto rendimento della Nazionale, che esibisce una difesa impenetrabile ed è formata da giocatori che corrono più degli altri.

La difesa, innanzi tutto: Buffon e compagni non subiscono gol da quattro partite consecutive, partendo dalle due amichevoli antecedenti l’Europeo, contro Scozia e Finlandia, e proseguendo nel cuore del torneo contro Belgio e Svezia.

Assieme alla Nazionale guidata da Conte, però, c’è pure la Francia che affianca i cugini azzurri in un’altra particolare statistica: è la squadra che ha subito meno tiri in porta, nelle prime due partite di qualificazione.

Ma il merito dell’Italia è indiscutibile, soprattutto se rapportato alla forza dei due avversari che ha dovuto affrontare. Gli azzurri, a differenza dei Blues, hanno dovuto fronteggiare fior di campioni: qualche nome? Hazard, De Bruyne, Ibrahimovic, pezzi da novanta del calcio europeo e mondiale.

Eppure, i tiri nello specchio della porta difesa da Gigi Buffon sono col contagocce: due in tutto, addirittura zero nella vittoria sulla Svezia, a Tolosa.

La statistica dell’Uefa rivela come solo la Francia, finora, sia riuscita a imitare l’Italia nelle prime due partite del torneo, subendo appena due tiri nello specchio della porta. Ma, con tutto il rispetto per Romania e Albania, entrambe protagoniste di grandi prestazioni contro i padroni di casa, il livello degli attaccanti affrontati dagli azzurri è di ben’altra consistenza.

Italia solida in difesa e molto dotata nella corsa, grazie al rendimento fisico-atletico di un organico che si è presentato all’Europeo in condizioni smaglianti. Gli azzurri hanno in Marco Parolo ed Emanuele Giaccherini due giocatori senza… freni.

Sono loro gli azzurri che hanno corso più di tutti, con il bolognese sul gradino più alto del podio. Al terzo posto Antonio Candreva. Gli azzurri, contro la Svezia, non hanno coperto una distanza da record come contro il Belgio nel debutto di Lione, ma anche questa volta sono andati ben oltre la media, con 113,6 km totali, contro i 108,3 degli scandinavi; il finale in crescendo testimonia come la condizione sia invidiabile. Il che fa ben sperare Conte in prospettiva.

Nel dettaglio emerge il dinamismo degli azzurri, con Giaccherini che ha ricoperto 11.957 metri contro la Svezia, Parolo 11.877, Candreva 11.601, Eder 10.974, Chiellini 10.208. Contro il Belgio, i cinque giocatori che avevano macinato più metri erano stati Parolo, con 12.570, Giaccherini (12.374), Candreva (11.375), Pellé (11.172) e Chiellini (10.924).

Se è vero che nel calcio moderno spesso vince chi corre di più, allora l’Italia può continuare a sognare.

Lascia un commento