Mafia: prosciolti Lello Degennaro e boss Savinuccio Parisi

(ANSA) – BARI, 22 GIU – Non c’è prova che Emanuele Degennaro abbia riciclato il denaro sporco del clan Parisi. Il rettore della Lum, il boss Savinuccio e Vincenzo La Gioia, ritenuto prestanome del clan, sono stati prosciolti dall’accusa di concorso in riciclaggio con l’aggravante di aver agevolato un’associazione mafiosa. La sentenza è stata emessa dal gup del Tribunale di Bari Francesco Agnino al termine dell’udienza preliminare. Secondo il giudice per Degennaro e La Gioia “il fatto non sussiste”, mentre per Savino Parisi la vicenda è già oggetto del processo Domino in cui il boss è imputato e quindi non può essere giudicato due volte per la stessa cosa. Il non luogo a procedere dei tre imputati era stato chiesto dallo stesso pm di accusa, l’aggiunto Pasquale Drago, che ha ereditato il fascicolo dalle ex pm antimafia Elisabetta Pugliese e Francesca Pirrelli. Quello che la Procura contestava inizialmente riguardava l’acquisto nel 2002 di un appartamento al Baricentro che avrebbe consentito di riciclare 6 miliardi di vecchie lire.