Missione Mattarella in Sud America tra Messico, Uruguay ed Argentina

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con il Presidente della Repubblica Argentina, Mauricio Macri in visita al Quirinale.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con il Presidente della Repubblica Argentina, Mauricio Macri in visita al Quirinale.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con il Presidente della Repubblica Argentina, Mauricio Macri in visita al Quirinale.

ROMA. – “La mia è la storia di milioni di argentini la cui origine è l’Italia, una presenza permanente nella mia vita. L’anno scorso sono stato in Calabria, un viaggio pieno di emozioni profonde: la lingua, il suono delle parole, l’accento, il cibo, tutto fa parte della mia identità”.

Sono parole di Mauricio Macri, presidente dell’Argentina, 56 anni, sangue calabrese nelle vene, che rappresentano bene i sentimenti degli italo-argentini, il primo gruppo etnico del paese sudamericano con 20/25 milioni di persone.

E spiegano il perchè di una missione del presidente Mattarella in sud America, tra Messico, Uruguay ed Argentina. Ben 10 giorni spesi in America Latina (dal primo al 10 luglio) con l’obiettivo di cementare definitivamente i rapporti con Paesi da tempo considerati strategici dalla politica estera italiana.

Ma è soprattutto l’Argentina il luogo dove nel recente passato le relazioni hanno subito dei bruschi “stop and go” rallentando la penetrazione del sistema-Italia in uno dei mercati più attraenti del sud America. Almeno in prospettiva visto che l’Argentina sta attraversando dal 2012 un periodo di profonda crisi con una inflazione che viaggia intorno al 25 per cento.

Ma sicuramente è un Paese che ha radici profondissime con l’Italia e che oggi rappresenta un’opportunità da non perdere, sia per le grandi imprese che per le piccole e medie. L’Italia e l’Argentina hanno potenzialmente un rapporto bilaterale privilegiato e possono avere un ruolo chiave nelle relazioni tra l’Unione Europea e il Mercosur.

Ma la relazione speciale tra l’Italia e l’Argentina si riavviata veramente grazie alle elezione di Macri. Tempestiva è stata l’iniziativa del premier Matteo Renzi, che ha visitato Buenos Aires a febbraio impostando la missione di circa 140 imprenditori italiani che si è svolta qualche giorno fa.

Ma la visita del presidente Mattarella partirà dal Messico: un Paese di oltre 119 milioni di abitanti, membro dell’OCSE e del G20, 11.ma economia mondiale, la seconda dell’America Latina. Un Paese strategico per le sue relazioni con gli Stati Uniti e le prospettive di crescita nonostante la piaga del narco-traffico.

La crescita messicana dovrebbe consolidarsi nel triennio 2016-19 a tassi superiori al 3,7%. La bilancia commerciale bilaterale è strutturalmente in attivo per il nostro Paese. La missione di Mattarella è stata preceduta da una visita di Matteo Renzi che ha incontrato il presidente messicano Enrique Peña Nieto.

Moltissime le aziende italiane che stanno investendo in Messico: Pirelli, Enel Green power, Eni, Sace, Finmeccanica, solo per citarne alcune. Il capo dello Stato si sposterà poi in Uruguay dove avrà colloqui con il Presidente Tabaré Vazquez.

Quindi l’Argentina con la partecipazione, il 9 luglio a San Miguel de Tucumán, alle celebrazioni del bicentenario dell’indipendenza. Non mancheranno in questa lunga visita al nuovo mondo incontri con i nostri connazionali e anche un po’ di turismo.

(Di Fabrizio Finzi/ANSA)

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