Intesa Italia-Olanda all’Onu. Plauso di Renzi: 2017 importante

consiglio sicurezza

NEW YORK – Il compromesso con l’Olanda per dividersi un anno a testa il seggio come membro non permanente nel Consiglio di Sicurezza dell’Onu “consentirà all’Italia di avere questo ruolo durante il 2017, un anno molto importante per la nostra politica estera”.

Il premier Matteo Renzi è soddisfatto per l’accordo ottenuto. Un’intesa che rappresenta “una dimostrazione di grande amicizia tra paesi Ue” e che è arrivata, racconta Renzi, con un “siparietto” a margine del Consiglio Europeo con il premier olandese Mark Rutte:

– Abbiamo deciso di lavorare insieme per il seggio al Consiglio di sicurezza dell’Onu e fare un accordo. Ci siamo guardati e mentre a Palazzo di Vetro era in corso il ballottaggio arrivato alla quinta votazione è bastata una stretta di mano.

La soluzione fra Italia e Olanda, sottoposta al vaglio del gruppo Europa Occidentale e altri Paesi, di cui ha incassato il plauso, deve ora essere formalizzata con una riunione, che il presidente dell’Assemblea Generale convocherà a breve.

In base all’intesa l’Olanda ritirerà la sua candidatura e verrà eletta l’Italia a partire dal prossimo 1 gennaio. Quindi alla fine del 2017 ci sarà la staffetta, con il ritiro di Roma e l’elezione dell’Olanda.

– In cima alle priorità dell’agenda tricolore – ha spiegato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni – ci sono crisi migratoria, Africa e cambiamento climatico.

Secondo diverse fonti diplomatiche del Palazzo di Vetro, l’Italia partiva come favorita per uno dei due seggi in Cds ad appannaggio quest’anno dell’Europa Occidentale. Invece alla prima votazione la Svezia è passata con 134 voti, l’Olanda si è fermata a soli tre voti dal quorum di 128, e l’Italia a 113, al di sotto dagli impegni raccolti alla vigilia.

Al quinto scrutinio è arrivata la parità, con 95 preferenze a testa, e da lì si è concretizzata la proposta di una condivisione del seggio per il biennio 2017-2018, per allontanare il rischio di uno duello prolungato o peggio di una sconfitta.

– Una soluzione diplomatica – l’ha definita Gentiloni, in aula a guidare la delegazione italiana -. Ognuno aveva aspettative diverse, ma alla fine è una buona conclusione – ha precisato, sottolineando che “in un momento in cui la Ue è sgretolata, questo va in controtendenza a tali divisioni”.

Non la pensano così dalle opposizioni, con Maurizio Gasparri (Forza Italia) che parla di “sconfitta e umiliazione” e Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, di “fallimento del governo italiano”.

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