Migrante in coma, per don Albanesi stesso giro bombe Fermo

(ANSA) – FERMO, 6 LUG – “E’ stata una provocazione gratuita e a freddo, ritengo che si tratti dello stesso giro delle bombe davanti alle chiese”. Così mons. Vinicio Albanesi a proposito dell’aggressione ad un migrante nigeriano, di 36 anni, richiedente asilo, ora in coma irreversibile a Fermo dopo essere stato preso a pugni da un ultrà della locale squadra di calcio, che è stato denunciato. Il presidente della Comunità di Capodarco si riferisce agli ordigni piazzati nei mesi scorsi di fronte a edifici di culto di Fermo e annuncia che si costituirà parte civile in quanto presidente della Fondazione Caritas in veritate. Per il 36enne, che aveva reagito a degli insulti rivolti alla compagna, i sanitari hanno chiesto l’espianto degli organi.