La polizia uccide un altro nero, proteste in Louisiana

People hold hands and raise them up in the air at a vigil outside the Triple S convenience store in Baton Rouge, La., Wednesday, July 6, 2016. (ANSA/AP Photo/Gerald Herbert)
People hold hands and raise them up in the air at a vigil outside the Triple S convenience store in Baton Rouge, La., Wednesday, July 6, 2016. (ANSA/AP Photo/Gerald Herbert)
People hold hands and raise them up in the air at a vigil outside the Triple S convenience store in Baton Rouge, La., Wednesday, July 6, 2016. (ANSA/AP Photo/Gerald Herbert)

NEW YORK. – Nuova bufera sulla polizia Usa: ancora una volta un agente ha sparato a bruciapelo contro un afroamericano, uccidendolo. Questa volta l’episodio è accaduto a Baton Rouge, in Louisiana, dove il 37enne Alton Sterling è morto colpito dai proiettili di un poliziotto che lo aveva fermato.

A poche ore dall’accaduto circa 200 persone sono scese in strada in città per protestare contro i metodi duri delle forze dell’ordine nei confronti dei cittadini di colore, ma le manifestazioni di rabbia e dolore si sono moltiplicate e sono andate avanti per tutta la notte.

In particolare dopo la diffusione di un video diventato virale sul web nel quale si vedono immagini durissime, con due agenti che affrontano l’uomo e lo trascinano a terra. Ad un certo punto uno di loro urla “ha una pistola” e l’altro punta l’arma di ordinanza contro l’uomo immobilizzato facendo fuoco a distanza ravvicinata. Un video definito “inquietante” dal governatore della Louisiana John Bel Edwards.

“Il Dipartimento di Giustizia aprirà un’inchiesta sull’uccisione di Sterling”, ha annunciato, assicurando che l’indagine, gestita dalla divisione diritti civili con l’aiuto dell’Fbi e dell’ufficio del procuratore della Louisiana, verrà gestita in maniera “imparziale, esauriente e professionale”.

La mossa è arrivata poco dopo la richiesta da parte della comunità afroamericana della Louisiana delle dimissioni del capo della polizia e di un’indagine federale sul caso. Il governatore Edwards ha poi affermato di comprendere la rabbia dei manifestanti, ma ha lanciato un appello alla calma.

Secondo quanto riportato dai media statunitensi, la polizia sarebbe stata chiamata perché l’uomo, un venditore ambulante, stava minacciando un passante con una pistola, ma la dinamica per ora non è chiara. Il capo della polizia di Baton Rouge Carl Dabadie, da parte sua, ha definito l’episodio una “orribile tragedia”, affermando che i due agenti coinvolti, di nome Blane Salamoni e Howie Lago II, sono stati messi in congedo amministrativo in attesa dell’inchiesta.

Intanto familiari, amici e sostenitori di Sterling hanno espresso il loro dolore in diretta tv. In particolare il figlio del 37enne è scoppiato in lacrime davanti alle telecamere, mentre la madre del ragazzo ha detto che gli agenti hanno “strappato un padre ai loro figli”.

“Vedi tuo figlio soffrire e non c’è nulla che puoi fare per impedirlo”, ha concluso la donna. “Non meritava questo, è una cosa orribile”, ha aggiunto la zia della vittima, Sandra Sterling.

Nel 2015 sono state 1.152 le persone uccise dalla polizia, il 30% delle quali erano afroamericani. Alcuni degli episodi accaduti negli ultimi anni, dal caso di Trayvon Martin in Florida a quello di Freddie Gray a Baltimora, sino alla morte di Eric Garner a Staten Island, hanno scatenato un’ondata di proteste a livello nazionale contro i metodi troppo violenti usati dagli agenti.

(di Valeria Robecco/ANSA)