Migrante ucciso: omicida, ‘non sono razzista’

(ANSA) – FERMO, 7 LUG – Amedeo Mancini, il 39enne di Fermo, sottoposto a fermo per omicidio preterintenzionale aggravato da finalità razzista per la morte di Emmanuel Chidi Namdi, ha detto di “non appartenere a nessun movimento politico, di non disprezzare altre razze e di non aver avuto la volontà di uccidere” durante l’interrogatorio “analitico” a cui è stato sottoposto da parte dei sostituti procuratori Mirko Monti e Francesca Perlini. Secondo il suo legale, avv. Francesco de Minicis, Mancini è “molto dispiaciuto” e “si è pentito delle parole dette alla moglie di Emmanuel (“scimmia africana” ndr), quando pensava che i due coniugi stessero armeggiando vicino ad un’auto”. Tre – nella ricostruzione del difensore – le fasi dell’episodio: la prima di insulti, la seconda di aggressione e la terza finale della reazione del suo assistito. Fatti che dovrebbero emergere nell’esame autoptico fissato domani alle 12:30. Mancini ha anche detto che la donna lo ha morso su un braccio, facendo vedere i segni ai pm.