Migrante ucciso: difesa vedova, Mancini voleva colpirlo

(ANSA) – FERMO, 9 LUG – ”Per la tipologia ed entità delle lesioni riscontrate sul corpo della vittima, difficilmente si possa parlare di legittima difesa da parte di Amedeo Mancini, in quanto i colpi inferti su Emmanuel Namdi sono stati tali da far presumibilmente intendere che Mancini abbia deliberatamente colpito il ragazzo”. E’ quanto afferma una nota dell’avv. Letizia Astorri, difensore della moglie del migrante nigeriano ucciso a Fermo. Astorri inoltre non esclude che, ”ove sia provato che il palo stradale sia stato lanciato contro il povero nigeriano da Mancini, possa essere integrata l’intenzione di uccidere. Quanto riscontrato sul corpo di Mancini, contusioni e lievi abrasioni, dimostra solamente che Emmanuel e la moglie hanno tentato di difendersi come potevano, ma non hanno causato alcun grave danno all’aggressore visto che quest’ultimo non è stato neanche ricoverato in ospedale”.