(ANSA) – ROMA, 11 LUG – “Abbiamo riscontrato alcune resistenze da gangli dell’amministrazione capitolina” anche dopo la decisione del Consiglio dei Ministri di commissariare il comune di Roma in seguito all’inchiesta di mafia Capitale. Lo ha detto il capo della polizia e all’epoca dei fatti prefetto di Roma, Franco Gabrielli, testimoniando nell’aula bunker di Rebibbia dove è in corso il processo a Carminati, Buzzi e agli altri indagati coinvolti nell’indagine. Riguardo a Salvatore Buzzi, uno dei principali imputati del processo, Gabrielli ha detto di non poter escludere di “averlo incontrato a qualche cerimonia pubblica”, ma ha aggiunto di non averlo mai conosciuto. E a una domanda su Luca Odevaine, anche lui alla sbarra, ex membro del tavolo sull’immigrazione del Viminale, Gabrielli ha risposto: “Se lei mi avesse chiesto, prima della discovery degli atti, chi fosse Luca Odevaine, le avrei detto che era una persona affidabile”.
