Missione riforme, Boschi a Bruxelles ne spiega il percorso

Maria Elena Boschi, Frans Timmermans e le riforme protagoniste in Europa
Maria Elena Boschi, Frans Timmermans e le riforme protagoniste in Europa
Maria Elena Boschi, Frans Timmermans e le riforme protagoniste in Europa

BRUXELLES.- Due giorni a Bruxelles, in missione per spiegare ed illustrare il percorso delle riforme strutturali italiane, che devono continuare. Al termine della prima visita nelle istituzioni europee, in cui è stata al Parlamento europeo e poi alla Commissione, Maria Elena Boschi ha riferito che “ci è stato espresso apprezzamento e sostegno” per un cammino che “comincia a dare risultati importanti e che ha nel referendum un appuntamento importante” per riforme istituzionali “fondamentali”.

Nei palazzi della Ue, il ministro delle riforme ha spiegato che quelle del referendum costituzionale potranno “garantire strumenti di decisione più semplici” e “tempi certi per l’approvazione delle leggi”. Permettendo di sanare quella che ha definito “l’anomalia italiana in Europa”: appunto l’incerta tempistica del bicameralismo perfetto.

Se ci sarà il ‘sì’, ci sarà “una maggiore stabilità” per il paese ed “uno strumento efficace ed importante per affrontare tutte le altre riforme strutturali di cui il nostro paese ha bisogno”, magari cominciando da quella della “giustizia civile e dei suoi tempi” dalla quale “passa la possibilità di avere maggiori investimenti e quindi anche la crescita”.

In un momento in cui l’Europa alle prese con la Brexit deve fare i conti con un anno e mezzo di incertezze legate a tre voti-chiave come il referendum italiano, le presidenziali in Francia e le politiche in Germania, Boschi a Bruxelles ha parlato ad un convegno organizzato al Parlamento europeo, poi ha incontrato il capogruppo del Ppe Manfred Weber, quello di socialisti Gianni Pittella ed i parlamentari ‘dem’ italiani.

Ha chiuso la visita nel palazzo della Commissione europea, ricevuta dai vicepresidenti Frans Timmermans e Valdis Dombrovskis nonché dalla responsabile europea per l’industria Bienkowska.

Due giorni “molto positivi”, li ha definiti Boschi, utilizzati per illustrare non solo i risultati delle riforma già fatte come quella del mercato del lavoro o quella della Pubblica Amministrazione “ancora in atto”, ma soprattutto per guardare avanti.

Con Timmermans, Dombrovskis e Bienkowska, ha spiegato, “abbiamo sottolineato l’importanza di proseguire sulla strada delle riforme, in particolare quella della giustizia civile”. Sulla quale, peraltro, la Commissione insiste da anni. Ma il ministro ha anche rilevato l’importanza di creare migliori condizioni per la crescita “anche attraverso una maggior chiarezza dei rapporti tra Stato e Regioni” e capire “chi decide” sulle grandi infrastrutture per l’energia. Sapere se è “lo stato o 20 legislazioni regionali diverse, è ovviamente molto importante anche in chiave europea”.

(di Marco Galdi/ANSA)

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