Scoppio uccise 5 persone: giudici, manca nesso causale

(ANSA) – BOLOGNA, 18 LUG – “Deve escludersi ogni certezza in ordine alla connessione causale tra l’intervento tardivo”, o meglio tra “l’omesso tempestivo intervento di chiusura del flusso del gas nella condotta da parte del personale Hera e l’esplosione, risultando l’elevata probabilità logica che, quand’anche il flusso del gas fosse stato interrotto entro un’ora e trenta minuti” dalla prima chiamata, cioé il tempo ritenuto adeguato per raggiungere la zona e intervenire sulle valvole “ugualmente la miscela esplosiva, ormai formatasi e latente, sarebbe stata innescata, anche a distanza di tempo”. E’ il centro delle motivazioni della sentenza con cui la Corte di Appello di Bologna ha assolto Fabrizio Mazzacurati (difeso dagli avvocati Guido Magnisi e Patrizio Orlandi), all’epoca dei fatti responsabile area reti di Hera, nel processo sull’esplosione causata da una fuga di gas, che il 23 dicembre 2006 distrusse una palazzina a San Benedetto del Querceto, frazione di Monterenzio, Appennino bolognese, uccidendo cinque persone. (ANSA).