Doping, Cremlino: “Non boicotteremo le Olimpiadi”

FILE- In this Feb. 23, 2014, file photo, the Russian national flag, right, flies after next to the Olympic flag during the closing ceremony of the 2014 Winter Olympics in Sochi, Russia. (ANSA/AP Photo/Matthias Schrader, File)
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FILE- In this Feb. 23, 2014, file photo, the Russian national flag, right, flies after next to the Olympic flag during the closing ceremony of the 2014 Winter Olympics in Sochi, Russia. (ANSA/AP Photo/Matthias Schrader, File)

MOSCA – Sarebbe sbagliato impedire agli atleti “puliti” di partecipare ai Giochi di Rio: lo sostiene il Comitato olimpico russo all’indomani della pubblicazione del rapporto della Wada sul presunto “doping di Stato” di Mosca tra il 2010 e il 2015, che potrebbe portare all’esclusione di tutti gli atleti russi dalle Olimpiadi.

“Siamo categoricamente in disaccordo – afferma ancora il Comitato olimpico russo – con chi ritiene la possibile esclusione dai Giochi di centinaia di atleti russi puliti un’accettabile conseguenza spiacevole delle accuse presenti nel rapporto”.

Il viceministro dello Sport russo Iuri Nagornykh è stato sospeso dall’incarico fino alla fine di un’inchiesta interna sullo scandalo doping. Ieri in tarda serata, fanno sapere le agenzie, il premier Dmitri Medvedev ha firmato l’ordine relativo.

Sempre ieri, Putin aveva reagito alla pubblicazione del rapporto Wada sul cosiddetto doping di Stato, che rischia di escludere tutti gli atleti russi dai Giochi di Rio, promettendo la sospensione temporanea di quei dirigenti pubblici i cui nomi figurano nel documento dell’Agenzia mondiale antidoping.

Come ha già fatto ieri sera, il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, è tornato a difendere il ministro dello Sport Vitali Mutko. Peskov ha ribadito che Mutko non figura nel rapporto come persona “coinvolta direttamente” e quindi non sarà sospeso.

E il Comitato olimpico russo mette in dubbio il rapporto Wada sul presunto doping di Stato e chiede ulteriori indagini “con la partecipazione di tutte le parti coinvolte”. Coloro che “vogliono realizzare il loro sogno olimpico non devono dipendere dalle accuse infondate o dalle azioni criminali di alcuni individui”, sostiene il Comitato.

La Russia non boicotterá i Giochi di Rio: lo afferma il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. “Siamo grandi sostenitori delle idee olimpiche e membri della famiglia olimpica e non vogliamo che queste situazioni danneggino il movimento olímpico”, ha affermato Peskov all’indomani della pubblicazione del rapporto della Wada.

In una conversazione telefonica con il segretario di Stato Usa John Kerry, il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov “ha espresso tutto quello che pensa delle richieste antirusse e di istigazione dell’agenzia antidoping americana nei confronti del Comitato olimpico internazionale”. Lo riferisce il ministero degli Esteri russo

(ansa)