Altafini, l’ex core ‘ngrato

Josè Altafini con il giornalista Emilio Buttaro
Josè Altafini con il giornalista Emilio Buttaro
Josè Altafini con il giornalista Emilio Buttaro

Dopo più di 40 anni può finalmente tirare un sospiro di sollievo perché quell’etichetta ora, non la sente quasi più sua. Era l’aprile del 1975 quando Josè Altafini con la maglia della Juve, realizzò il gol scudetto al Napoli, la sua ex squadra.

“Sono cntento perchè Higuain mi sostituirà – ha spiegato Altafini ai microfoni di un’emittente italiana (Radio Capital) – adesso core ‘ngrato sarà lui e non più io. Quando lasciai il Napoli, non mi trattennero e mi diedero quell’etichetta dopo che segnai un gol agli azzurri”.

Sotto il Vesuvio di cori ‘ngrati che hanno seguito lo stesso percorso di Altafini e Higuain sono su tutti Ciro Ferrara e Fabio Quagliarella, i cui trasferimenti però non suscitarono lo stesso clamore dei sudamericani.

Bisogna allargare l’orizzonte per trovare altri “traditori doc” disposti a lasciare una maglia con cui si identificavano per seguire la causa bianconera. Nel 1976 Roberto Boninsegna, uno dei simboli dell’Inter di allora, diventa il nuovo attaccante della Juventus ma il trasferimento boom arriva 14 anni dopo quando Roberto Baggio saluta la Fiorentina e va alla Juve per la cifra record di 25 miliardi di lire con il popolo viola che insorge contro l’allora presidente Pontello.

A volte capita che ad avere la meglio siano i tifosi, come accade a metà degli anni ’90 quando Beppe Signori icona della Lazio è a un passo dal trasferimento al Parma ma la Roma biancoceleste si mobilita al punto da bloccare il presidente Cragnotti.

A Napoli, la piazza che è stata anche di Maradona sarà difficile, quasi impossibile, digerire la cessione di un altro argentino capace di far sognare una città che vive anche di passione e che ha dentro di sè il senso della gratitudine.

“A quei tempi mi volevano ben cinque squadre – ha spiegato ancora Altafini – e io scelsi chi giocava in Coppa dei Campioni. Higuain è stato lasciato libero di decidere”.

Già, da oggi è lui il core ‘ngrato del terzo millennio.

Emilio Buttaro