Assassinati 3.362 venezuelani nei primi 7 mesi dell’anno

Una persona pone velas frente a unas simulaciones de tumbas con fotografías de víctimas de violencia, durante una protesta contra el gobierno de Nicolás Maduro, en Caracas, REUTERS/Carlos Garcia Rawlins
Una persona pone velas frente a unas simulaciones de tumbas con fotografías de víctimas de violencia, durante una protesta contra el gobierno de Nicolás Maduro, en Caracas, REUTERS/Carlos Garcia Rawlins
Una persona pone velas frente a unas simulaciones de tumbas con fotografías de víctimas de violencia, durante una protesta contra el gobierno de Nicolás Maduro, en Caracas, REUTERS/Carlos Garcia Rawlins

CARACAS – 3.362 morti a causa della violenza nei primi 7 mesi dell’anno; solo a luglio ben 535. Recinzione dell’obitorio di medicina legale, black-out informativo, proibizione di parlare con la stampa. Tanti gli sforzi per mantenere all’oscuro i venezuelani sulle conseguenze di vivere in un Paese dove la delinquenza agisce indisturbata e senza castigo.

Ma tutti inutili. Come si sa, la verità, prima o poi, viene a galla.

Il Venezuela è considerato, con oltre 90 omicidi ogni 100 mila abitanti uno dei Paesi più violenti al mondo. Forse questo triste primato già gli appartiene. In sette mesi, sono stati uccisi grosso modo 210 venezuelani al giorno.

A luglio, stando a cifre non ufficiali, quotidianamente sono state 17 le vittime della violenza.

Se il numero degli omicidi mostra un Paese in cui si vive quotidianamente la “strage degli innocenti”; quello dei sequestri illustra l’importanza acquisita da una attivitá delinquenziale trasformata in “business”, un giro d’affari in cui il dollaro è diventata l’unica moneta accettata come unità di scambio. In Venezuela si realizzano circa 200 sequestri-lampo al giorno.

Lascia un commento